Il coraggio dell’ereditiera

La Signora della Bmw, l’ereditiera Suzanne Klatten, ha denunciato un gigolò che aveva tentato di estorcerle 14 milioni di euro, dopo averne già ricevuti da lei 7. Helg Sgarbi, il ricattatore, è stato condannato a sei anni di carcere. Grazie alla lodevole rapidità della giustizia tedesca. In Italia, in attesa di giustizia, Helg sarebbe stato una star del Grande Fratello e avrebbe pubblicato un piccante libro. I soldi non sono stati restituiti; Sgarbi non si è strappato i capelli per la condanna, probabilmente perché avrà fatto due veloci conti: 1.200.000,00 € all’anno senza lavorare per sei anni. Quando uscirà dal carcere sarà un ricco e ingrigito cinquantenne che, tuttavia, spero vivamente, sarà irretito e impoverito dalle moine fanciullesche di una furba bruttina con la metà dei suoi anni. La pena del contrappasso sarebbe una giusta vendetta e ristoro delle donne vittime degli espedienti schifosi di quest’uomo. Donne socialmente e culturalmente preparate e, pur tuttavia, incapaci di rendersi conto del pericolo travestito da corteggiatore. Che cosa può indurre una donna ricca, bella, con una famiglia numerosa e apparentemente felice, a cedere alle lusinghe di un avventuriero neppure particolarmente di fascino? Forse il fatto che la felicità della famiglia sia solo apparente. Forse un marito anaffettivo e senza testosterone. Forse la solitudine interiore delle donne forti e ricche. Forse la voglia di trasgressione. Forse la fragilità narcisistica, una volta patrimonio dell’uomo. Certamente anche, oltre a queste cose, l’inaspettata capacità seduttiva di un maschio. Oggi, dal ’68 in poi, le donne sono abituate a prendersi ciò che vogliono. Addirittura scelgono e puntano gli uomini che le sceglieranno. Sono loro, le donne, ad attivare strategie e tecniche di seduzione. Il che costa molta fatica e qualche frustrazione. Quando, invece, una donna così abituata si trova improvvisamente a essere oggetto di curiosità, attenzioni e lusinghe, perde i contorni del territorio di conquista e da cacciatrice si fa preda. Anche di un mascalzone. Ma non se ne accorge, perché ha sperimentato qualcosa di nuovo e di eccitante. Qualcosa di sconosciuto che la fa probabilmente tornare ai sogni sepolti nelle favole dell’infanzia, quando il principe risvegliava la bella addormentata. Che, tuttavia, nell’occasione, addormentata è rimasta e non ha potuto accorgersi che baci e carezze erano manovre truffaldine sul suo corpo per arrivare al conto in banca. C’è anche da dire che, da sempre, le regine e le donne di potere, per vendetta o per emulazione dei mariti, hanno accolto nella loro camera segretari e valletti. I quali però si accontentavano dell’onore di quello che ritenevano un privilegio esclusivo loro riservato. Oggi avere sesso da una donna non è per nessuno un privilegio, visto il buffet ricchissimo di “grazie” generosamente allestito dalle giovani donne e che gli uomini, se vogliono, hanno a disposizione. Fino ad abbuffarsene. Dunque, l’avventuriero seduttivo non può avere il sesso come obiettivo, servendogli invece come facile grimaldello per forzare la cassaforte danarosa dell’incauta e romantica bella addormentata. Nel nostro caso, però, la bella Lady BMW, appena risvegliatasi dall’ubriacatura di baci, sesso e videotapes, ha avuto il coraggio che uomini ricchi forti e potenti, vittime di tante sgualdrinelle, non hanno mai: ha denunciato il farabutto estorsore, senza vergogna e senza pietà. E’ andata oltre l’imbarazzo verso la famiglia e verso il mondo, per fare giustizia dello sciacallaggio emotivo che ha subito. Giustamente da lei considerato più grave dell’emorragia economica provocata alle sue finanze. Perché noi donne siamo così: “è difficile spiegare certe giornate amare, lascia stare tanto ci potrai trovare qui, con le nostre notti bianche….”