Stalking: come usufruire del patrocinio gratuito

di Avv. Francesca Albi

Per questo tipo di reati, non ci sono limiti di reddito per l’ammissione al gratuito patrocinio“.

Gentile Avvocato, mi chiamo Luna e sono stata per anni vittima di stalking. Ho denunciato il mio ex compagno e ora è stato rinviato a giudizio. Vorrei costituirmi come parte civile nel processo per essere risarcita ma non posso accedere al gratuito patrocinio perché il mio reddito supera la fascia. Come posso fare?

Cara Luna,

per determinati reati non ci sono limiti di reddito per l’ammissione al gratuito patrocinio. Tra questi c’è il reato di stalking. Lo prevede l’art 76 comma 4 ter del Dpr n. 115/2002 “La persona offesa dai reati di cui agli articoli 572, 583-bis, 609-bis, 609-quater, 609-octies e 612-bis, nonché, ove commessi in danno di minori, dai reati di cui agli articoli 600, 600-bis, 600-ter, 600-quinquies, 601, 602, 609-quinquies e 609-undecies del codice penale, può essere ammessa al patrocinio anche in deroga ai limiti di reddito previsti dal presente decreto.”

Come chiarito anche dalla Corte di Cassazione, questi sono i casi nei quali il giudice deve ammettere automaticamente al gratuito patrocinio la parte istante, a prescindere dai suoi redditi e senza necessità di alcuna produzione documentale o autocertificazione al riguardo. Quindi, anche se la persona offesa dal reato ha un patrimonio milionario, potrà essere difesa gratuitamente, ovviamente se sceglie di non nominare un avvocato di fiducia.

Come è evidente dal dettato normativo la deroga alle disposizioni ordinarie è prevista solo per determinate fattispecie delittuose che destano particolare allarme sociale, in quanto potrebbero colpire persone appartenenti alle «fasce deboli», come le donne, i minori e gli anziani, che hanno minori possibilità di difendersi. Di certo, l’obiettivo perseguito dal legislatore è quello di rimuovere qualsiasi ostacolo di natura economica che possa scoraggiare la vittima ad agire in giudizio contro il suo persecutore.

Quindi, cara Signora, Lei potrà accedere a tale beneficio presentando un’apposita istanza al giudice nominato nel processo penale pendente nei confronti del Suo ex compagno; in questo modo potrà costituirsi parte civile e chiedere il risarcimento del danno sofferto a causa delle condotte persecutorie che è stata costretta a subire per anni.